Disagio giovanile e devianze

 
Il periodo adolescenziale è una fase di transizione del ciclo di vita, caratterizzata da molteplici trasformazioni che riguardano il giovane nella sua totalità. L’età adolescenziale costituisce di per sé un rischio poiché la dimensione stessa della crisi evolutiva richiede all’individuo l’esigenza di un cambiamento che lo espone ad uno stato di vulnerabilità.Tale vulnerabilità si esprime, sempre più spesso, nella difficoltà di comunicare le proprie emozioni a livello verbale, corporeo e affettivo, nel manifestarsi di comportamenti a rischio (consumo di alcol o sostanze, esperienze sessuali precoci e/o devianti, bullismo, condotte autodistruttive) o, addirittura, nella messa in atto di episodi di devianza (vandalismo, furti, reati sessuali, ecc.).

In questo contesto i Giovani della Croce Rossa Italiana realizzano tre tipologie di prevenzione:


– primaria, volta a migliorare il livello sociale e culturale ovvero sottrarre i ragazzi dalle strade e dai suoi pericoli nonché promuovere il benessere influendo sulla fase evolutiva dell’adolescente;
– secondaria, volta ad eliminare il contesto/situazione di marginalità sociale ovvero fattori di rischio individuali, familiari o socio-culturali;
terziaria, voltra a ridurre il rischio di recidiva, quindi mirata a evitare che un minore che abbia commesso un reato ricada negli stessi comportamenti.
Gli interventi di prevenzione terziaria riguardano attività in Istituti Penali per Minorenni e sono finalizzati all’inserimento nell’associazione di minori che hanno commesso reati e sono inseriti in programmi di “messa alla prova” e sospensione del procedimento penale. Tali programmi, realizzati nell’ambito dell’Accordo tra la Croce Rossa Italiana ed il Dipartimento per la Giustizia minorile, hanno la duplice finalità di consentire l’inserimento del minore in un contesto funzionale al “sano” sviluppo della sua personalità e permettere la riparazione del danno attraverso attività di utilità sociale.